"Le finestre della stanza mia
chiudono alle ottoemmezzo
In questo posto straniero
non parlo che con le mura
che neanche ascolto
inteso come sono
a toccarmi tra le cosce.
Il silenzio fuori
mangia il mio rumore.
Il silenzio dentro
non rompe questi vetri
e se ne sta lì
con la mosca.
E insieme cercano la libertà.
Eppure la vedono*."
*Quest'ultimo verso è liberamente ispirato all'incipit alla sezione di "poesie" di una rivista comparasa all'inizio degli anni 2000 dal titolo "Il Cavatappi" e con cui ho collaborato.
19.5.09
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