11.12.05

'Mmaculata


Scale. Cantina. Due ore di scavo.
- Ecco l'albero!
Lo scatolo delle luci.
- Mannaccia*** le palline! Addò cazzo stanno? Ah eccole.
Sostegno albero. Albero.
Smazza i rami.
Ancora un pò.
Troppo. Restringi. Occhei.
Luciarelle. (1 ora dopo) occhei. Proviamo.
- Nacciasant! Non si appicciano. Cinesi di merda.
Senza soldi e col tester. A una a una. Che cacamiento di cazzo.
Ripara.Occhei.
Palline di vetro. Radical Chic. "No convescional Crismass".
Se ne schiatta una. Quella col bambinello dentro.
La più bella.Sette euro.
- Nacciasantella!
Fili. Filetti. Due farfalle. Due passeri.
- E io sarei malato...
Tutto pronto.
Tutte le luci di casa spente.Start.

GINGHEBBELL (o come cazzo si scrive): l'alberello comincia suonare stutando e appicciando le lucelle a ritmo. Melodia paranoica. Ipnotizzante. Soporifera.

Mi abbiocco.

La mente si annebbia mentre la tristezza del natale comincia con l'affermazione:
- Chissà che mi regalano a natale!?!
- Quello che più non vuoi. Come ogni natale.
- Si ma conta il pensiero.
- Si si. Come no.
La pucundria viaggia tra le pallucce, i taralli e le sante partite a pocher con la gente con cui te la fai solo per spirucchiarti e scassarti di risate e liquori le sere di natale.

Il Vangelo non si porta più.
Il bambiniello, è un personaggio presepiale.
Un criaturo in un diorama fatto di pastori e femmine.
Immerso in mezzo a gente che si ubriaca da tutte le parti. Osterie. Macellari. Pecorari. Soldati. Sunaturi. Piscatori.
Nel caso peggiore persino Giovannipaolosecondo.

Il bambiniello è un pastore.
Ogni personaggio del presepe è un pastore.
Anche se inforna il pane. È un pastore.
Anche se si ubriaca e non fa un cazzo mentre ognuno, nel presepe, fa qualcosa. È Un pastore.
Quello che si fa il bagno nella solita cascata che scorre dentro la caccavella, sotto al presepe. È un pastore.
Anche l'angelo sempre appeso a cazzo da qualche parte con la scritta in mano. È un pastore.
E poi pecore. Dieci, venti, trenta, trentasette pecore.
Dovunque.

Tutti sono felici.
Mi appucundrisco, nell'attesa di quello scassato in culo di Babbo Natale.

Malinconia, mestizia, infelicità, scontentezza, sconforto, disperazione, dolore, angoscia, amarezza, dispiacere, malumore, abbattimento, demoralizzazione, depressione, delusione, disillusione, avvilimento, afflizione, grigiore, pesantezza, oppressione, noia, monotonia, tedio, cacamiento di cazzo.
- Quanno cazzo vene Natale?