18.7.05

18 luglio 2005: Pera

repubblica.it
Pera contro il Csm: «Stia al suo posto, non interferisca con il Parlamento»


«Se il Csm mette all'ordine del giorno un ricorso contro una riforma che lo riguarda discussa dal Parlamento, pone il problema se ciò che fa è pienamente previsto dalla Costituzione».

«Mi meraviglio che di questo problema soltanto io e il presidente della Camera ci si preoccupi».
(Ci credo... Totò e Peppino.)

*****

Se Pera non dice le stesse cose quando a mettere bocca è la "SANTA ROMANA CHIESA" significa che:
o Pera è un uomo dell'intelligence Vaticana in Parlamento (quindi un demente),
o Pera è un coglione.

ANSA: «Pera affetto da demenza scrotale»
(sjoker docet)

18 luglio 2005: lucciola ?


Mi ritiro per dormire.

Faccio piano.
Mio fratello dorme.

Le finestre aperte... spalancate sopra il giardino.
L'aria è fresca.
Sono le 2.

Una luce sul mio letto.
Verdina, quasi gialla... intermittente.
Poggio la mano sul letto...

La luce si sposta.
L'umidità.
Il pensiero del giorno che finisce.

Una lucciola sulle mie lenzuola.
Nella mia stanza.

Allungo la mano sul letto... mi avvicino all'insetto...
con uno scatto lo prendo e la lancio indirizzandolo verso la finestra...

Vola...
Liberati...

uno... due... tre... quattro secondi...

"PATATRACK !!!"

Nacciaggesucristo!
Il telefonoooo!!!

17 luglio 2005: cunigli


L'ennesima sagra.
Il bancariello.
Due lampadine appese come le feste di borgo in quei film vecchi in bianco e nero.
Un recinto fatto di ferro filato.
Gli scommettitori: un popolo di criaturi e gente in preda al panico.

30 cassette in cerchio. Numerate.
Al centro una scatola di legno con in mezzo un gancio.

Una corda scivola sopra una carrucola e va a finire nelle mani di un criaturo.
Un signore col microfono fa il mattatore fallito.

Si comprano i biglietti.
Quando tutti sono venduti il criaturo tira la corda.

Jesce il cuniglio!

Oddio, non c'è più il porcellino d'india.
È andato in vacanza pure lui.

Un coniglio nero.
Col cazzo cacato.
Si guarda intorno.
La gente urla... jastemma...

- Trasi dinto o' 29! Chitemmuort!

Il coniglio è desolato. Stressato. "Esaurito".
La ggente lo grida appresso.

Muove le recchie.
Si avvicina al 7.
Scappa nel 18.

Quello che si è comprato il 18 grida.
Azzecca un cazzotto al criaturo lì vicino che ha buttato 2 euro per senza niente.
La mazzetta della domenica.

Il coniglio smette di lavorare a tarda sera.
Niente ferie nè malattia.
Niente sindacato.
Se gli va bene se lo magnano la settimana entrante.

Mi siedo e incontro Antonio.
Col cazzo cacato pure lui.
Tutti.
Tutti col cazzo cacato ma sereni.

Birra, sasicce, una grattuggiata di belle donne coi push-up.

3 cazzate, 2 risate, 5 affermazioni di desolazione.
Buon silenzio.

Fuochi d'artificio come spermatozoo invadono il cielo uterino e diramandosi in esplosioni colori.
Piccoli.
Ridicoli.

Il fuchista è soddisfatto.
È un film in bianco e nero, ma le segge di plastica non c'azzeccano niente.

Andiamo via.
Il mio alito di cipolle mangiate a sbafo riempie la macchina.
Mi faccio la conchetta per sentirmi il fiato.
Disgustoso.
Nego con orgoglio:

- non fete. E' tropp bbell!

La genovese è uno spettacolo.

Mi levo i jeans.
Mi levo la maglietta.
Ne metto un'altra.

Scarpe e calzini nella cesta.
Fieto dappertutto.

Giunto al termine del giorno
cerco tra le coltre un poco di speranza
peto in abbondanza
non ho più sgomento
lieto mi addormento

ebbro dei miei gas.

[
elio e le storie tese - abitudinario]