19.5.09

Bergamo

"Le finestre della stanza mia
chiudono alle ottoemmezzo

In questo posto straniero
non parlo che con le mura
che neanche ascolto
inteso come sono
a toccarmi tra le cosce.

Il silenzio fuori
mangia il mio rumore.
Il silenzio dentro
non rompe questi vetri
e se ne sta lì
con la mosca.

E insieme cercano la libertà.
Eppure la vedono*."


*Quest'ultimo verso è liberamente ispirato all'incipit alla sezione di "poesie" di una rivista comparasa all'inizio degli anni 2000 dal titolo "Il Cavatappi" e con cui ho collaborato.