Con le gambe lunghe e ben disegnate mi aprì la porta.
Un'essenza coperta di autoreggenti nere e senza mutande mi sorrideva.
Presto il tavolo finì sotto il muro e le cose un po' dappertutto.
- Il tuo sorriso è meraviglioso.
- Mi guardi con gli occhi dell'affettività gratuita. Mi idealizzi.
- Sei perfetto.
- Che ne sai tu della perfezione.
- Niente. Ne so niente. Ma mi somiglia moltissimo.
Tacqui per qualche ora ancora. Poi bevvi vino rosso.
"Distruggeremo l'asfalto con dei giardini colorati" - F. Battiato