25.1.06

emozione metalmeccanica


Quella sera Michele erano quasi trent'anni che lavorava, e tornava a casa tardi come sempre.
Quando entrò per la prima volta in una fabbrica aveva si e no 20 anni e un contratto a tempo indeterminato. Poi i padroni chiusero. e ancora oggi non si sa se stanno nel sud-est asiatico o in qualche paese dei caraibi.

Sale le scale piano e in silenzio. Non bussa. In punta di piedi ficca la chiave nella mascatura ed entra. In mano c'ha una lettera bianca.
La moglie è in cucina che da quasi trent'anni lo aspetta ogni sera, vestita sempre male (nonostante la bellezza), con la casa calda e in mezzo ai fumi della cena.
Michele si siede. Poggia sul tavolo la lettera mentre con l'altra mano si sponta la zip del giubbino passato dall'azienda.
Filomena inforca gli occhiali per leggere e decifra, lettera per lettera, sillabando quanto scritto.
La lettera è dell'azienda e annuncia che Michele ha avuto il quinto livello metalmeccanici. Poi legge sotto
"le sarà corrisposto un aumento di stipendio pari a €1227 lordi annui."
Filomena piglia la calcolatrice e e leva dai 1227 il 32% di tasse governative, divide per 12 e guarda il display a cristalli liquidi con l'ansia. La calcolatrice la guarda in faccia ed esprime la certezza matematica: "€71,575".
Si alza una voce, che nella nebbia della cucina non si sa da dove viene:
- "Mannaggiamaronna!"
- "Wa Miché, tu sì o meglio! O' cchiù gruoss! Però chesta gente j mmerd cocche cusarella j cchiù t'ho putevano mettere dinto a' busta!"
- "Filumé, fFlumé... che t'aggia dicere... sasera che se magna?"
- "Ti ho preparato la lasagna, oggi mi prudevano le mani e me lo sentivo che qualcosa di buono c'era da festeggiare"
- "Wa spettacolare! E pe' sicondo?"
- "Pollo fritto, insalata e poi alla fine t'aggia fatt a' tort j mele"
- "Wa Filumé si a' meglio"
- "E Pasquale?"
- "Pasquale viene più tardi. Gli serve la macchina"
Si siedono e mentre cenano si ignorano come almeno 25 anni a questa parte. Guardano la televisione. La campagna elettorale. Il Papa. Un pò di gente morta. Qualche arresto per droga. Un paio di storie di puttane. Mangiare. Bere. Pubblicità. Dolce. Caffè e sicaretta. Poche parole.

Michele si leva le scarpe e l'atmosfera diventa un pò irrespirabile.
Su una rete statale pagata col canone, fa un programma dove c'è un pucchiaccone che fa vedere le macchine con lei che ci si struscia sopra parlandone con un'aria un pò particolare, come se stesse parlando di pesci.
Michele guarda le macchine, e ad ogni sgommata allucca
"Filumé, guarda chesta! Accattamece chesta!"
Arriva Pasquale. Entra. Saluta. Si siede. Mangia e non dice una parola.
Michele, intanto, ha scelto il programma della sera. Quello di tutte le altre sere: un film americano. Uno di quelli dove, per la fine, ci stanno almeno 5-6 muorti accisi, un paio di scomparsi. 53 schizzi di sangue e perlomeno un paio di zoccole di quelle fatte a mestiere. 3-4 infami che fanno i cattivi ma non muoiono e un solo eroe che scassa il mazzo a tutti quelli che stanno sul set e alla fine, se gli va bene, si chiava pure alla tipa con la 6° di zizze e i capelli biondi.

Pasquale prende le chiavi dal mobile e se ne và.
"Filumé, quanno ha ditto che torna?"
"Fà tardi Miché. Me vaco a fà na doccia. T'aspetto allà fra poco..."
Michele a come sente queste parole, prende la bottiglia del Petrus, e ci dà un paio di botte prima di passare a quella del Gec Deniels. Si lava i piedi, si mette il deodorante, e si presenta di là.

Filomena aveva preparato i festeggiamenti.
Michele la zompa addosso, e mentre comincia a dare qualche menata di lingua, proprio mentre Filomena è bagnata come l'erba dei prati di quelle mattine d'ottobre, buona da mangiare, Michele allarga la molla della mutanda e butta un occhio.
Niente.
Un altro pò.
Occhiatina.
Niente.

Filomena comprende la situazione, e con la bocca e la saliva costruisce castelli erotici dalla base fallica. Il party è finito. Filomena si può pure levare le autoreggenti.

Michelino chiude gli occhi, e mentre jastemma il bambinello elettronico, immagina se stesso piccolo, sulla graziella blu, mantre impennava su una ruota e l'unico pensiero era saltare sui montoni di terra depositata per la costruzione del nuovo centro abitato.
E ricorda i pomeriggi di giugno, in mezzo al grano, tra gli ulivi, che correva dietro a Maria.
Maria. La prima femmina che si chiavò.
"Filumé... te voglio bbene."
Filomena sorrise. La notte scese. Le mani si strinsero.
Quel giorno era cambiato proprio tutto.

La mattina dopo, Michele si mise la giacchetta buona.

Ritagli (gennaio 06)



Ruini: Cattolici alle urne

da rainews24.it (25.01.06)
"In vista del prossimo appuntamento elettorale - spiega il presidente della Cei - confermiamo in primo luogo quella linea di non coinvolgerci, come Chiesa e quindi anche come clero e come organismi ecclesiali, in alcuna scelta di schieramento politico o di partito". Ma la Chiesa ritiene proprio "dovere riproporre, con rispetto e chiarezza, agli elettori e futuri eletti" alcuni "contenuti irrinunciabili" che, con il Papa, considera non "norme della morale cattolica" ma "verità elementari che riguardano la nostra comune umanità". La preoccupazione del vicario del Papa è che si affermi la "tendenza" a "introdurre normative che, mentre non rispondono ad effettive esigenze sociali, comprometterebbero gravemente il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio e il rispetto che si deve alla vita umana dal concepimento al suo termine naturale". Questa tendenza "richiede un supplemento di attenzione a questi temi - sottolinea Ruini - nelle scelte degli elettori e poi nell'esercizio delle loro responsabilita' da parte dei futuri parlamentari".
In un altro passaggio il presidente della Cei ha criticato la recente approvazione da parte della Ue di una risoluzione che "sollecita una equiparazione dei diritti delle coppie omosessuali con quelli delle vere e legittime famiglie". "Conforta il fatto - aveva commentato - che gran parte degli europarlamentari italiani si e' opposta a tale risoluzione".

Per Ruini bisogna proseguire la "pacificazione" in Medio oriente nonostante la "grave malattia" di Sharon e di "isolare i fanatici del terrorismo" in Iraq. In un passaggio sul rapporto tra verità e pace, inoltre, Ruini segnala come siano "degni di gratitudine i tanti militari impegnati in delicate operazioni di composizione dei conflitti e ripristino delle condizioni di pace"

Camera approva legge su legittima difesa a casa e in Negozio
da www.osservatoriosullalegalita.org (24.01.06)

Approvata oggi alla Camera dei deputati la legge sulla legittima difesa (modifica all'articolo 52 del codice penale in materia di diritto all'autotutela in privato domicilio), gia' approvata al Senato. Il voto e' stato a scrutinio segreto, con 244 voti favorevoli e 175 contrari.

Secondo i presentatori, il testo e' volto ad introdurre la presunzione della proporzionalita' tra la difesa e l'offesa qualora la prima miri a difendere la propria o l'altrui incolumita' ovvero i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, qualora ricorrano gli estremi della violazione di domicilio, ovvero quando il fatto avvenga all'interno di un luogo ove si eserciti un'attivita' commerciale, professionale o imprenditoriale.

Nell'esprimere parere favorevole, il Comitato permanente per i pareri della prima Commissione aveva fatto rilevare che il testo e' volto ad escludere la punibilita' di qualsiasi reazione anche in caso sdi possibile reato di particolare gravità quale, ad esempio, l'omicidio, a prescindere sia dal diritto che si è inteso difendere («incolumità propria o altrui» o «beni propri o altrui,.... quando vi è pericolo di aggressione»), sia dalla gravita' della potenziale offesa.

Percio' il Comitato aveva sollecitato a verificare la pdl alla luce dell'articolo 2 della Costituzione, che «riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo» e tra questi, in primo luogo, il bene della vita umana, la cui tutela è posta al di sopra di quella riservata ad altri diritti pur costituzionalmente tutelati. Inoltre suggeriva di verificarne la congruenza con l'articolo 3 della Costituzione, alla luce del principio di ragionevolezza, in funzione del tipo di reazione e del luogo dove essa si svolge.

La Lega ha Nord sempre sostenuto il testo nella sua interezza ed ha quindi esultato per l'approvzione definitva. L'Unione ha votato contro ed ha espresso commenti negativi e timori sulle possibili conseguenze.

Catechismo: si alla pena di morte
dal "Nuovo Catechismo della religione Cattolica"
2267 L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.

Alitalia, continua caos. Maroni:se fallisce non è dramma
reuters.it (23.01.03)

Amen.