25.1.06

Ritagli (gennaio 06)



Ruini: Cattolici alle urne

da rainews24.it (25.01.06)
"In vista del prossimo appuntamento elettorale - spiega il presidente della Cei - confermiamo in primo luogo quella linea di non coinvolgerci, come Chiesa e quindi anche come clero e come organismi ecclesiali, in alcuna scelta di schieramento politico o di partito". Ma la Chiesa ritiene proprio "dovere riproporre, con rispetto e chiarezza, agli elettori e futuri eletti" alcuni "contenuti irrinunciabili" che, con il Papa, considera non "norme della morale cattolica" ma "verità elementari che riguardano la nostra comune umanità". La preoccupazione del vicario del Papa è che si affermi la "tendenza" a "introdurre normative che, mentre non rispondono ad effettive esigenze sociali, comprometterebbero gravemente il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio e il rispetto che si deve alla vita umana dal concepimento al suo termine naturale". Questa tendenza "richiede un supplemento di attenzione a questi temi - sottolinea Ruini - nelle scelte degli elettori e poi nell'esercizio delle loro responsabilita' da parte dei futuri parlamentari".
In un altro passaggio il presidente della Cei ha criticato la recente approvazione da parte della Ue di una risoluzione che "sollecita una equiparazione dei diritti delle coppie omosessuali con quelli delle vere e legittime famiglie". "Conforta il fatto - aveva commentato - che gran parte degli europarlamentari italiani si e' opposta a tale risoluzione".

Per Ruini bisogna proseguire la "pacificazione" in Medio oriente nonostante la "grave malattia" di Sharon e di "isolare i fanatici del terrorismo" in Iraq. In un passaggio sul rapporto tra verità e pace, inoltre, Ruini segnala come siano "degni di gratitudine i tanti militari impegnati in delicate operazioni di composizione dei conflitti e ripristino delle condizioni di pace"

Camera approva legge su legittima difesa a casa e in Negozio
da www.osservatoriosullalegalita.org (24.01.06)

Approvata oggi alla Camera dei deputati la legge sulla legittima difesa (modifica all'articolo 52 del codice penale in materia di diritto all'autotutela in privato domicilio), gia' approvata al Senato. Il voto e' stato a scrutinio segreto, con 244 voti favorevoli e 175 contrari.

Secondo i presentatori, il testo e' volto ad introdurre la presunzione della proporzionalita' tra la difesa e l'offesa qualora la prima miri a difendere la propria o l'altrui incolumita' ovvero i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, qualora ricorrano gli estremi della violazione di domicilio, ovvero quando il fatto avvenga all'interno di un luogo ove si eserciti un'attivita' commerciale, professionale o imprenditoriale.

Nell'esprimere parere favorevole, il Comitato permanente per i pareri della prima Commissione aveva fatto rilevare che il testo e' volto ad escludere la punibilita' di qualsiasi reazione anche in caso sdi possibile reato di particolare gravità quale, ad esempio, l'omicidio, a prescindere sia dal diritto che si è inteso difendere («incolumità propria o altrui» o «beni propri o altrui,.... quando vi è pericolo di aggressione»), sia dalla gravita' della potenziale offesa.

Percio' il Comitato aveva sollecitato a verificare la pdl alla luce dell'articolo 2 della Costituzione, che «riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo» e tra questi, in primo luogo, il bene della vita umana, la cui tutela è posta al di sopra di quella riservata ad altri diritti pur costituzionalmente tutelati. Inoltre suggeriva di verificarne la congruenza con l'articolo 3 della Costituzione, alla luce del principio di ragionevolezza, in funzione del tipo di reazione e del luogo dove essa si svolge.

La Lega ha Nord sempre sostenuto il testo nella sua interezza ed ha quindi esultato per l'approvzione definitva. L'Unione ha votato contro ed ha espresso commenti negativi e timori sulle possibili conseguenze.

Catechismo: si alla pena di morte
dal "Nuovo Catechismo della religione Cattolica"
2267 L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.

Alitalia, continua caos. Maroni:se fallisce non è dramma
reuters.it (23.01.03)

Amen.

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