1.6.07

beddenbreccfast


E mi regalò due margheritoni arancio tenue.
Stretti nel cesso dell'intercity le margherite si spogliavano di una foglia ad ogni morso.
All'ultima laeccata di fica erano nude anche loro.

Le gettò lasciandole lì. In bagno.

Il nastro giallo dei suoi capelli volteggiò, più tardi, nell'aria
sporco di panna e ciliegie: strumenti di tortura del piacere.

Non so quante composizioni fece mentr'era in volo. Sussultava nello spazio aereo. Come una biscia nell'acqua di fiume.
Sinuoso e bilanciatamente asimmetrico si adagiava sul letto sfatto.
Lasciò lì il nastro.

Ammé invece mi lasciò pochi metri più in là, davanti alla porta.
Ad ogni passo si allontanava chilometri finché mi ritrovai, solo, sulla fermata della metro.

Ed il mondo era già col cazzo fuori. Ed io già con le braghe calate.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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