15.6.08

quindici giugno

Quella notte non riuscii a dormire.
Nonostante il freddo inzuppato d'acqua di quel giugno dadimenticare mi ostinavo a dormire in canottiera e a svegliarmi con la schiena indolenzita di freddo ed umidità.

Quella notte sognai di me e di me ancora.
Ed eravamo entrambi nella Fiat Tempra Bianca 1.4 ie targata Viterbo, la mia prima macchina, quella dove scopai la prima volta. Un rottame che non esiste più e tornava dal passato ci ospitava mentre eravamo su una salita e l'altro me guidava.
-Dov'è che vai!? Dove vai?
e cominciò a ridere.
Sentii il male spandersi nell'abitacolo insieme a quella risata che risunava in faccia ai vetri bagnati fi pioggia scrosciante. Il cielo era schiarito sul fondo e si vedeva una luna velata coi contorni colo blu.
- Dove cazzo mi porti, TaZ!!?

Dritti al burrone.

Mi svegliai di soprassalto e, con la paura che trovò un pò di spazio in mezzo ai tremolii di freddo sul groppo della schiena, andai a lavorare anche quel mattino.

Se esiste un dio che giudica alla fine, con asprezza ci giudicherà non per i peccati che abbiamo commesso ma per come abbiamo sprecato la vita.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

la VITA quando siamo felici, sembra sempre poca e altri giorni ,quando tutto si ostina a nn girare, sembra davvero troppa e invece nn lo è mai. Nessun dio ci giudichera' alla fine, nè con asprezza nè benevolmente ,perchè quando si chiuderanno gli occhi per sempre, ci sara' solo il buio e il silenzio. Ci sara' il tacere di quel poco di paradiso che si sara' vissuto toccando le mani di chi si ama o godendo della compagnia degli amici e il tacere dell'inferno di una vita passata a desiderare qualcosa che nn si possiede, ad amare ostinatamente qualcuno che ti ha battuto il cuore,come fa il contadino col grano, per far volare via la pula. Penso che ognuno di noi debba arrivare alla fine di ogni giorno nn dispiacendosi di cio' che nn ha potuto fare, ma rammmaricandosi solo se avendo potuto, nn ha voluto farlo.
Eppoi, Dott.Taz!
Un' esperto di sogni come Lei, nn sa che se la sera si mangiano cibi difficili da digerire, la notte si sogna " a cazzo " ?
Mangi leggero e i suoi sogni saranno "a figa", come piacciono a Lei !!

Anonimo ha detto...

Lentamente muore
(P. Neruda)

Mi dispiace, ma "Adda passa' a nuttata" (E. De Filippo).

Tvb

Diavoletto_Taz ha detto...

Un altro commento del genere e vado a fare il pescatore domattina.

Un ragazzo del Sud ha detto...

Taz saluti, da un tuo amico, con tanto affetto.

Anonimo ha detto...

mi hanno insegnanato che se quando hai battezzato la tempra non eri sposato, hai già perso la simpatia di dio.

io penso che non sia vero.

penso che le cose belle e importaanti richiedono impegno, sacrificio e pazienza, tanta pazienza. e che ognuno viene caricato solo con il fardello che puo' sopportare. non un grammo di più. ma a volte neppure un grammo di meno.
così a volte ci si puo' sentire al limite, ma il punto è che sei comunque "al di qua" di detto limite. sei sempre all'interno del peso con il quale hai la capacità di andare avanti.

io mi consolo così, quando mi sento al limite. quando il peso mi sembra oggettivamente eccessivo penso: cazzo quanto mi stima dio!! che culo...
poi comunque il peso oscilla, a volte si alleggerisce, e in certi momenti ti sembra addirittura di non sentirlo.
qualcuno ti direbbe che é per quei momenti che vale la pena sopportare il resto.

io credo che pure il sacrificio ha il suo fascino. ma io sono pure un poco masichista.

anyway...
anZiosa di poter fare qualcosa per te, sono sempre in attesa...

e mettiti il pigiamino

Anonimo ha detto...

Farò per te una danza lenta e
frenetica, con un'ampia veste bianca, tutt'intorno al Sole.
Si volgerà verso di te per asciugare pioggia e lacrime.

L'epilogo del tuo sogno vedrà te e te stesso tuffarvi di corsa nel mare che vi aspetta
paziente.

S.aria

Lucia Cirillo ha detto...

Quoto tutti i tuoi ineffabili commentatori...e quella luna...quella luna velata coi contorni color blu. E' lei che giustifica e attutisce ogni dolore... anche quello stupido e non richiesto giudizio divino (a lavorare lui ci è andato mai?! Dopo quei sette giorni come ha trascorso il suo tempo eterno? Ma che diritto ha!?!?)
Un abbraccio TaZ,
Lucia

Anonimo ha detto...

A quei tempi io e Taz eravamo Bucaniere nal mare dei Caraibi, ci fingevamo naufraghi inglesi parlavo bene la lingua e chiedevo sempre un buon Tè per fingerci tali una volta a bordo. Mi aveva insegnato a parlarlo una Prostituta del popolo degli Arawak originaria di una colonia inglese, la notte rimanevamo una lanterna accesa e i fratelli della costa inseguivano la nave con una fregata rubata ad un nobile Olandese. L'olandese tra l'altro ci inseguiva da oltre un anno poichè Taz insieme alla fregata rubò anche la sua amante, la convinse a venire con noi promettendoli una vita avventurosa, che figlio di P.
Quella notte non era iniziata bene, avevo bevuto molto Brendy offerto dal capitano il quale io gli avevo accennato di una fortuna nascosta nell'isola di Antigua,non era vero, si ma lui era avido il suo punto debole.....

La storia continua..... e non è per orecchio anonimo.

Un vecchio amico di Taz

Diavoletto_Taz ha detto...

...Raccontare questa storia ci rovinerà la vita. Dannazione! :)