di E.A. Poe
Fanciullo, io già non ero
come gli altri erano, né vedevo
come gli altri vedevano. Mai
derivai da una comune fonte
le mie passioni, né mai,
da quella stessa, i miei aspri affanni.
Né il tripudio al mio cuore
io ridestavo in accordo con altri.
Tutto quello che amai, io l'amai da solo.Allora, in quell'età, nell'alba
d'una procellosa vita, fu derivato
da ogni più oscuro abisso di bene e male
il mistero che ancora m'avvince,
dai torrenti e dalle sorgenti,
dalla rossa roccia dei monti,
dal sole che d'intorno mi ruotava
nelle sue dorate tinte autunnali,
dal celeste baleno
che daccanto mi guizzava,
dal tuono e dalla tempesta
e dalla nuvola che forma assumeva
(mentre era azzurro tutto l'altro cielo)
d'un demone alla mia vista.
9 commenti:
A volte,la solitudine è una scelta di vita, di tutte quelle vite che sono perdute prima di "essere", vite alla ricerca perenne di una strada sicura e di una rotta certa, che non vogliono trovare.Talvolta la solitudine è una culla, un pretesto che porta a non investire in un amore , un'amicizia, nella famiglia. Vite che preferiscono camminare in solitudine, perchè farlo per mano a qualcuno costa sacrificio ed impegno. Ma da soli è tutto cosi' pesante, è pesante aprire gli occhi in un letto gelido, immersi in un silenzio che nemmeno la musica piu' forte riesce a zittire ed è pesante ,non avere nessuno al quale sorridere ,anche senza motivo.
Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.
Valery)
Un uomo in cattiva compagnia è sempre solo.
Taz)
c'è stato un tempo in cui abbiamo condiviso, io e te.
gio*
Tempi grevi.
Un sorrsiso a gio* per solidarieta'.
:)
Altri 23 li metto io.
La gara per la solidarietà a Miss Gio* è appena iniziata. E già le sorride la primavera.
Nina. Attè ti ho vista "volare. Tra le corde dell'altalena."
hais bagliato Nina.
Hos bagliato ancora.
Dannazione.
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