30.9.05

i guerrieri


I guerrieri molte notti non si lasciano ai sogni.

Nascondono i loro occhi nelle feritoie della notte.
Dormono in letti di stanze di castelli che vagano senza meta in ogniddove.

Rientrano la notte con le ali spezzate e la bocca amara, il cuore ferito.
Feriscono le persone che li amano.

Lasciano dietro e intorno cerchie di aguzzini.
Certe notti non dovrebbero finire mai per i guerrieri. Nelle coperte si dissetano di pace. Bevono dalla bocca quieta delle ombre.

Poi ogni tanto spariscono.
Hanno bisogno di dimenticare. Tutto.
Lasciano castelli e medioevo mischiandosi con gli altri.
Sciolgono le loro membra in compagnie maneggianti carte da scopone.
Sorridono a birre bevute distrattamente in ordine sparso.

Poi a volte perdono la serenità.
A volte la poesia.
A volte scappano, chiudendosi in soffitte piene di zanzare bevendo molto, o abbastanza.

Spesso scassano il cazzo a qualunque cosa gli passi davanti.
I guerrieri si scassano il cazzo pure di loro stessi.

I guerrieri amano così tanto che finiscono col detestare tutto.
Ma a volte per un pò la finiscono e sorridono.
A volte.

Ma mò basta.
I guerrieri sono servi dei re dei meandri dei loro pensieri.
Servi liberi. Liberi sudditi.
Libertini liberticidi.
Schiavi della tirannide.
Come tutti.
Per ciascuno cambia il principato d'appartenenza.
La giustizia come lo scopone. O un santo. O una festa di paese. O i soldi.
O la fessa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il guerriero e' veramente 'na brava persona

Anonimo ha detto...

Ma è arrivato prima il guerriero o il crostaceo ipersensibile?

Anonimo ha detto...

Si dice "senza meta in ogniddAove" :)
nk