5.6.08

dignitade

di|gni|
s.f.inv.
AU
1 condizione di onorabilità e di nobiltà morale che deriva all’uomo dalle sue qualità intrinseche o da meriti particolari; il rispetto che per tale condizione si ha di sé e si esige dagli altri: difendere, tutelare la propria d., mancare, essere privo, non avere un briciolo di d., un crimine che offende la d. umana | carattere nobile, esemplare o degno di rispetto: d. di un’istituzione, del lavoro
2 espressione grave e severa: d. di uno sguardo, del volto | bellezza austera: d. di un edificio
3a carica elevata, alto ufficio: d. senatoria, cardinalizia, civile, religiosa | TS dir.can., ogni titolo o ufficio a cui sono annessi privilegi, preminenze e giurisdizione
3b LE persona insignita di una carica elevata: tre badesse, fiancheggiate da altre d. ..., non volevano accettare la sua soprintendenza (Manzoni)
4 BU posizione sociale elevata
5 TS filos., non com., principio generale e assoluto, assioma

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La dignità ti è data alla nascita o non ti è data. E' gratis. Chi non l'ha ricevuta
cerca, per invidia, di privartene perchè sa che solo
la dignità ci sopravvive. Perciò chi difende la dignità non ha paura della morte.

Anonimo ha detto...

Non so cosa sia la dignità. Ho visto questo video e i commenti sotto ne criticavano la perdita. A me, invece, ha dato il senso della vita: essenza indiscutibile, semplicità, capacità di mettersi in discussione e di sorridere di sè. Alla faccia della pruderie di certa gente. A quest'altro Carmine voglio bene senza manco conoscerlo. Meno male che c'è ancora gente così, che ti arriva dritta senza bisogno di parole chiare.
http://it.youtube.com/watch?v=Yt0K23R3sWs&feature=related