19.5.09

Bergamo

"Le finestre della stanza mia
chiudono alle ottoemmezzo

In questo posto straniero
non parlo che con le mura
che neanche ascolto
inteso come sono
a toccarmi tra le cosce.

Il silenzio fuori
mangia il mio rumore.
Il silenzio dentro
non rompe questi vetri
e se ne sta lì
con la mosca.

E insieme cercano la libertà.
Eppure la vedono*."


*Quest'ultimo verso è liberamente ispirato all'incipit alla sezione di "poesie" di una rivista comparasa all'inizio degli anni 2000 dal titolo "Il Cavatappi" e con cui ho collaborato.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace. (Seneca)
Beata quella mosca che puo' ascoltare il tuo silenzio.

Anonimo ha detto...

Sicuri che quella mosca sia beata? E se anelasse la sua libertà solo perche quando Taz si tocca tra le cosce ,mugugna troppo e fa casino ?
:))

Anonimo ha detto...

Ma tu al destino ci credi?

Diavoletto_Taz ha detto...

Che domanda è?